Hai già preparato le tue campagne per il Black Friday e ti stai chiedendo quale sarà la prossima azione di marketing?
Pensa all’esperienza cliente, al packaging, alla fidelizzazione… In una parola: pensa unboxing !
Spesso sottovalutato dagli e-commerce, l’unboxing rappresenta la connessione più diretta con i tuoi clienti. Genera quell’entusiasmo fondamentale per fidelizzarli.
Un entusiasmo senza limiti né confini
“Un gesto o un momento che consiste nel rimuovere un prodotto appena acquistato dal suo imballaggio e nel valutarne le caratteristiche, generalmente immortalato in video e condiviso sui social.”
Definizione di unboxing secondo l’Oxford Dictionary
Direttamente dal web, questo anglicismo che in italiano possiamo tradurre come “scatolamento” o “spacchettamento”, è ancora tra le Top trends di YouTube da oltre 10 anni.
Questa pratica genera miliardi di ricerche e visualizzazioni, con un picco annuale nel mese precedente al Natale.
Oggi puoi trovare video diunboxing per quasi tutti i prodotti venduti online, persino per il Boeing 787 di KLM.
Questo fenomeno è talmente popolare che alcuni canali YouTube sono interamente dedicati all’unboxing.
Le ragioni di questo entusiasmo, che a prima vista può sembrare eccessivo, sono molteplici e tutte perfettamente razionali.
Come sai, nella vendita online manca il contatto fisico con il prodotto: i clienti non possono effettuare un test sensoriale. Vivono quindi questa esperienza per procura grazie ai video diunboxing.
Più autentici di una pubblicità, i video diunboxing sono realizzati senza artifici. Gli utenti vi ripongono una fiducia maggiore.
Il bisogno logico che spinge a cercare contenuti simili a quelli diunboxing è la possibilità di consultare un riassunto di pregi e difetti del prodotto. Il tutto scegliendo il formato più amato sul web: il video.
Durante la visione, i potenziali clienti sviluppano un senso di empatia verso l’influencer, che appare come un semplice cliente desideroso di condividere la sua esperienza. Per identificazione, l’utente condivide eccitazione, entusiasmo ma anche eventuale delusione dell’influencer.
Una buona esperienza diunboxing ha dunque un effetto psicologico, attivando il desiderio per anticipazione, perché l’utente si proietta. Si ricorre all’emozione, la leva di marketing più potente.
A questo vanno aggiunti altri fattori, come la passione intorno a un prodotto o a un brand. Prendi l’esempio di Apple, che genera un evento mondiale a ogni lancio di iPhone.
La singola esperienza di apertura del pacco si trasforma così in un’esperienza sociale collettiva, attivando il senso di appartenenza a una community.
Un tema chiave per il tuo e-commerce
Quando il cliente riceve il pacco, non è più il tempo delle promesse, ma quello delle prove concrete.
Il tuo e-commerce rispetta le valori che comunica? Il prodotto è conforme? Coltivi una cura particolare verso i clienti? Quanto investi nell’esperienza di onboarding?
Per capire meglio il processo di onboarding, consulta il nostro articolo “L’onboarding cliente: un punto di forza nella tua strategia di fidelizzazione”
Conosci il detto: “Non avrai mai una seconda occasione per fare una buona prima impressione”.
Oggi, con Internet, mai come ora: i consumatori possono farsi una prima impressione ancora prima di acquistare i tuoi prodotti.
Che sia a casa o guardando un video, per i tuoi clienti il momento dell’apertura è quello in cui possono rimuovere la barriera che ha protetto i prodotti durante il trasporto. Si tratta della concretizzazione del tuo storytelling e il suo finale.
Per il tuo e-commerce è l’occasione di confermare i valori mostrati sul sito e quindi di rafforzare la fiducia che i tuoi clienti ripongono in te. Al contrario, un’esperienza di unboxing lontana dai tuoi valori rischia di generare un bad buzz.
“Steve e io abbiamo trascorso molto tempo a progettare il packaging (…). Amiamo il processo di apertura. Si crea un vero rituale, che rende il prodotto speciale. Così il packaging diventa teatro, crea una storia.”
Walter Isaacson, Apple
Immagina i pacchi come la carta regalo di un dono che i tuoi clienti fanno a loro stessi. Risvegliano il loro “bambino interiore” con lo stesso processo di attesa e lo stesso suspense di quando aprivano i regali sotto l’albero.
Non immagineresti mai di regalare un dono trascurato o mal confezionato a una persona cara per compleanno o Natale.
Il consiglio in più: Se stai iniziando la tua strategia diunboxing, inserisci delle domande sull’impatto del packaging e sulle attenzioni speciali in un modulo di soddisfazione inviato automaticamente dopo la consegna.
Riceverai feedback preziosi.
Materiali e formato del pacco che confermano i tuoi valori
Per trasformare i tuoi pacchi in vere leve di marketing, devi rispondere alle aspettative dei clienti senza invadere il loro soggiorno.
Se il tuo target è più attento all’estetica che all’ecologia, il nastro adesivo decorato secondo la brand identity farà colpo già dal primo sguardo.
In generale, il 90% dei consumatori pensa che un’azienda possa essere efficiente sia dal punto di vista economico che ecologico, se lo vuole (fonte: sondaggio OpinionWay, giugno 2017).
Non si tratta quindi di aggiungere mille decorazioni inutili al packaging.
Oggi questa pratica è vista negativamente dai consumatori più attenti. Hashtag come #excessivepackaging sono nati proprio per denunciare i marchi che producono troppo imballaggio.
In quest’ottica, evita scatole sovradimensionate, strati superflui, materiali controversi o uso eccessivo di colla.
Puoi sostituire la colla con alternative ecosostenibili come i cuscini d’aria, la carta kraft o fogli di giornale personalizzati.
Per i materiali valuta plastica riciclata, packaging bio-based o biodegradabili, o cartone ondulato. La soluzione più apprezzata resta un imballaggio riutilizzabile in materiale riciclato.
Il consiglio in più: Applica un logo di riciclo sulla scatola, se possibile. Non dimenticare il tuo logo, a meno che tu non venda prodotti di lusso: in tal caso, un pacco brandizzato può diventare facile bersaglio durante la consegna.
La sicurezza dei tuoi prodotti prima di tutto
Le aziende di spedizione, inclusa Poste Italiane, possono a volte essere poco delicate nel trattare i pacchi.
Il tuo packaging deve essere resistente agli urti: il 73% dei clienti dichiara di non riacquistare da un e-commerce che ha consegnato un prodotto danneggiato (fonte: ricerca Package Insight per Prégis, 2016).
Ecco perché conviene testare il proprio packaging. Spedisciti un pacco con i tuoi prodotti più ingombranti o delicati per verificare che resistano al trasporto e arrivino integri.
Se hai tanti referenze e formati, valuta formati intermedi di imballaggi.
Così mantieni sotto controllo il budget per l’imballaggio e la produttività degli operatori.
Se invece hai pochi prodotti, puoi creare imballaggi con supporti integrati.
Questi sono visti come il massimo dell’attenzione e proteggono meglio dei metodi tradizionali.
Il tuo prodotto non entra, per dimensioni o peso, in un packaging standard? Questa è un’ottima occasione perinnovare: tubo da spedizione, busta in cartoncino, cono, …
Il consiglio in più: Alcune aziende di packaging hanno automatizzato il confezionamento per adattare il pacco alla dimensione esatta del prodotto.
Questa tecnologia è ancora agli inizi e per ora è più costosa dei formati standard. Ma ti consigliamo di monitorarla: potrebbe rivoluzionare le consegne!
Un packaging che suscita emozioni
Dopo aver aperto il pacco esterno, arriva quello del packaging interno: l’ultima cornice prima della scoperta del prodotto, che deve valorizzarlo al massimo.
Il packaging è infatti un potente strumento di branding. Utilizza la tua brand identity per immergere il cliente nel tuo universo e lasciare un ricordo visivo unico.
Suscita le emozioni che vuoi comunicare: gioia, sorpresa, nostalgia, soddisfazione, realizzazione personale, … Una volta definito l’obiettivo, libera la creatività.
Ricorda che il packaging va visto ma anche toccato, la materia fa la differenza.
Ecco alcune idee ispirate ai valori di brand:
- Alta gamma: scatola opaca e minimale, con logo in rilievo o stampa a caldo;
- Esclusività: cofanetto liscio, decorato solo con parole chiave o una citazione;
- Gioielli: pouch in tulle o velluto nei colori del tuo logo, stampato in oro o argento;
- Ecologia: scatola sobria in cartone riciclato riutilizzabile (porta-penne o cornice foto) e spiegazione stampata sul retro;
- Benessere: carta velina o lana di legno, personalizzate o meno, per un effetto premium o cocooning;
- Beauty uomo: finto giornale ironico con titoli riferiti ai prodotti e alla vita quotidiana dei clienti;
- Beauty donna: tessuti di seta riutilizzabili come foulard o carta regalo con i colori del brand e il logo nascosto nel pattern;
- Teen/young: box in cartone riutilizzabile come casa delle bambole, poster rigido di una pop star o frasi educative tipo “Lo sapevi? Il collo della giraffa ha 7 vertebre come l’uomo”.
- …
Ovviamente questi sono solo spunti da cui partire per la tua strategia creativa.
Più il tuo imballaggio sarà unico, più la tua brand identity sarà forte e riconoscibile.
Il consiglio in più: Verifica che la palette colori trasmetta il giusto messaggio emotivo. Per approfondire, leggi il nostro articolo “L’influenza psicologica dei colori nel marketing”.
Attenzioni personalizzate per conquistare i clienti
Lo sai, su ShopiMind parliamo spesso di personalizzazione nei nostri articoli. L’unboxing non fa eccezione: il cliente deve sentirsi speciale.
Ecco alcune idee di piccoli extra che sorprenderanno i tuoi clienti:
- Campioni omaggio di altri prodotti affini alle loro abitudini d’acquisto o delle tue best seller se è il loro primo ordine;
- Un codice sconto o un programma referral per incoraggiare nuovi acquisti;
- Gadget brandizzati pensati per completare la loro esperienza d’acquisto, se possibile;
- Stickers, cartoline o poster decorativi a tema brand;
- Una business card del tuo shop con link ai social e contatti post-vendita, per evitare reclami pubblici sui social.
Il tuo carrello medio è troppo basso per omaggi extra? Aggiungi semplicemente una card di ringraziamento sotto il prodotto.
Un’altra soluzione a basso costo è personalizzare la fattura secondo la tua brand identity, inserendo il nome del cliente.
Inserite in una bustina o busta originale, anche questi messaggi diventano strumenti di comunicazione.
Il consiglio in più: Non dimenticare le opzioni di reso che offri ai tuoi clienti. Se ad esempio un pacco si danneggia all’apertura, può diventare una fonte di frustrazione ulteriore: il destinatario dovrà trovare un altro imballaggio per il ritorno.
Puoi sostituire il classico modulo di reso con codici a barre pre-stampati che semplificano la procedura.
Il tuo unboxing può diventare virale
In origine, i primi video diunboxing erano realizzati da semplici utenti.
Alcuni sono diventati influencer che ne hanno fatto una professione. Se disponi del budget necessario puoi coinvolgere influencer, lasciando però sempre libertà creativa per non limitare l’autenticità tanto ricercata online.
Chi guarda video diunboxing, infatti, vuole sentire il punto di vista sincero di un altro utente che, si presume, non ha interesse a lodare il prodotto.
In alternativa puoi realizzare autonomamente i tuoi video diunboxing. In base al target e alla strategia, puoi pubblicare contenuti in video brevi su TikTok oppure più lunghi su YouTube o anche in stories su Instagram e Facebook.
Un’occasione per raggiungere nuovi pubblici difficili da ingaggiare tramite i media tradizionali.
Infine, ma non meno importante: invita i clienti soddisfatti a farlo al tuo posto.
Il 40% degli acquirenti online condividerebbe una foto del proprio ordine sui social se la confezione riflette l’identità del brand (fonte: Dotcom Distribution).
Ti basta rispettare questo desiderio e chiederlo in modo gentile. Per aumentare l’engagement, offri un vantaggio a chi pubblicherà una foto taggandoti.
I tuoi clienti soddisfatti diventano così i tuoi ambasciatori e rafforzano il passaparola digitale, potentissimo per l’acquisizione di nuovi clienti.
Conclusione
In sintesi, l’unboxing è il tuo ultimo veicolo di valori e informazioni nella fase d’acquisto che facilita engagement e fidelizzazione.
Tutti i dati mostrano che questa tendenza si stabilizza e non scomparirà nei prossimi anni. C’è già chi guarda al futuro con lo sviluppo della realtà virtuale, che promette esperienze sempre più immersive.
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